“Morti in una produzione massificata, un Paese dopo l’altro, un mese dopo un altro mese, un anno dopo ancora un anno.
Morti d’inverno e d’estate.
Morti in una promiscuità così famigliare da diventare, alla fine, per alcune, noiosa.
Morti un una quantità così angosciosamente mostruosa che quasi si trovi da odiarli.
Queste cose, voi che siete a casa non dovete nemmeno provare a comprenderle. Per voi che siete a casa, quelli sono soltato numeri.
Talvolta è un vostro vicino, che è partito per non tornare più.
Ma voi non avete visto steso lì per terra, grigio, grotesco, sul cielo d’una strada di campagna.
Questa è la differenza.”
Assim escreveu Verdi Pyle quando, em 1945, numa ilha do Pacifico, encontraram o corpo de Ernie ainda com a marca da guerra americano-japonesa nas pontas dos dedos.
Suscribirse a:
Enviar comentarios (Atom)
1 comentario:
yesssss, il primo messagio che capisco;-) ma dirmi è un pò triste...
baci
Publicar un comentario